giovedì 6 maggio 2010

SLIDING DOORS

Può essere che abbia preso un abbaglio. Oppure no…

Può essere che chi ha contestato i miei post più recenti sia soltanto uno dei sempre più sorprendenti seguaci dello Scemo del villaggio. Qualcuno che si crede o si finge desideroso di dialogare con questi irriducibili sinistrorsi che tuttora infestano il nostro Paese della Troppa Libertà.

Nella speranza che una forma qualsiasi di cooperazione possa giovare a entrambe le parti in causa.

(ipotesi n. 1)

Oppure potrebbe trattarsi di qualcuno che potremmo collocare idealmente dalla nostra stessa parte della barricata. Qualcuno di Sinistra, che vive con dolore la realtà politica attuale e che non accetta che tanti compagni irresponsabili e perdigiorno (come il sottoscritto) passino il loro tempo a fare sfoggio di sfottó irriguardosi in risposta ai continui soprusi di mister B. o ai vergognosi oltraggi razzisti dei cavernicoli di Montecchio, di Adro, di Cittadella e compagnia bella.

«A che pro?» si domanderebbe il nostro censore. Visto che tanto nessuno di quegli indegni figuri si vergogna più di nulla, mentre i loro eroi acquisiscono sempre maggiori consensi elettorali?

(ipotesi n. 2)


Bene. Cercherò di trovare una risposta in ambedue i casi.


(ipotesi n. 1)

Se un Fenomeno, un “tifoso” di Faccia Marrone, si è risentito per i miei «sproloqui», a suo avviso troppo caustici (sul significato del termine volgarità, peraltro dovrei aprire una lunga digressione e non mi sembra il caso in questa sede, anche se posso dire a titolo d’esempio che io/noi abbiamo trovato estremamente volgare e arrogantemente sfacciato l’invito dello Scemo del Villaggio a Fini a comprarsi il Giornale della Sua famiglia se non desidera esserne diffamato), se i miei sproloqui costituiscono un qualsivoglia problema, dicevo, me ne dolgo infinitamente., Ma vedi caro amico del Pdl o del PdA, o come diamine vi dobbiamo chiamare (visto che il vostro padrone ogni giorno vi ribattezza in un modo diverso), i miei sono solo innocenti pensierini umoristici. Voi spesso non «cogliete l’ironia» (come direbbe Faccia Marrone stesso, così incline, Lui sì, all'autoironia – o, perché no, alla SUVironia, come nel caso dell’imbarazzante dono fatto a La Russa, fino all’altroieri colonnello di Fini).

E poi, chi vi dice che domani non smentisca tutto anch’io? Aspettate almeno 24/48 ore, no?


Cari colleghi di percorso, di Destra (cioè, pur sempre italiani sfigatissimi, come noi frequentatori del nostro blog che però credono che la vita gli arrida solo perché vincono le elezioni) io sono un po’ vecchio: la prima volta che mi sono deciso a votare – allora [beata gioventù] mi consideravo un anarchico – è stato nel 1972. L´ho fatto nella speranza di contribuire a fare eleggere e tirar fuori di prigione Pietro Valpreda (tre anni di gattabuia, indagato innocente per la strage di Piazza Fontana) candidato nelle file del Manifesto.

Era la prima volta che votavo ed è stata la prima volta che ho perso (Valpreda non fu eletto). Da allora in poi ho sempre votato, e mai scheda bianca. Devo confessare che ad ogni accesso alle urne mi sarei spostato sempre più a destra, sino a divenire un ignobile fascista del PCI. . .

DA ALLORA, LE TORNATE ELETTORALI LE HO PERSE TUTTE, tranne le prime Europee subito dopo la morte di Berlinguer (unico caso in cui il PCI avrebbe superato la grande Pattumiera Bianca, DC) e le due volte di Prodi contro il vostro Faccia Marrone.

Come dire: «Ma, se fossi solo un povero tifoso della curva Sud, uno come voi, vi pare che potrei continuare a sbattere la testa contro il muro come vado facendo da quarant’anni? Avrei smesso da un pezzo di occuparmi di politica e mi interesserei soltanto di giardinaggio e di escort dismesse dal vostro Sire. O no?

Noi di Sinistra, alle nostre idee ci crediamo. Fino alla morte. Siamo realmente democratici. E realmente signori, decoubertiniani convinti: per noi l´importante è partecipare. Meglio partecipare e perdere, piuttosto che vincere imbrogliando, corrompendo e soprattutto soffocando la libertà degli altri di dissentire.

Ma voi, o almeno quelli di voi che sembrerebbero proprio esseri umani pensanti (so che non siete pochi), quelli di voi che sono puliti dentro, che sono onesti, quelli dotati di coscienza civica… voi destrorsi per bene… come riuscite a convivere con le vostre remore, con le vostre riserve mentali, con i vostri sensi di colpa per come avete dovuto scendere a compromessi per legittimare il glorioso percorso economico-politico-da ergastolo del vostro geniale padrone-scalatore sociale (e avanzo di manicomio a tempo perso)?

Io non credo che per voi sia stato facile. Continuo a ritenere che, prima o poi, dovrete fare i conti con la vostra coscienza (è inutile che mi diate del prete pedofilo, tanto non abbocco). Dovrete tutti fare quello che ha fatto Fini: ribellarvi allo Scemo del villaggio con la sua faccia marrone, gonfia come quella di un [brutto] cadavere. Certo, qualcuno potrebbe rispondermi: e che problema c´è, non è mai troppo tardi per pentirsi di qualche cosa.… Così si dice. Già, ma la figuradimerda con la storia sarà già stata fatta.

Come i vostri nonni, quelli del «Duce-Duce-Duce-Duce» per le piazze del ventennio, anche voi (e purtroppo anche noi vostri coevi) per i posteri saremo quelli che avranno consentito allo Scemo del villaggio e alla tribù dei Mammut, Babbut e Figliut della Lega di fare il loro Golpe. Di instaurare il loro Regime stupido e oscurantista.


(ipotesi n. 2)

Dunque, ora siamo tra noi, cari colleghi di Sinistra e di Centrosinistra e i discorsi si fanno subito parecchio più difficili. Se ho ben capito, qualcuno accuserebbe buona parte di noi, frequentatori del blog, di divertirsi e basta, senza alcuna utilità pratica, a sbeffeggiare i nostri ottusi avversari (che tanto se ne strafottono e, su questo, non ci piove), senza sforzarci minimamente di offrire idee per organizzare la nuova Resistenza della Sinistra nell’attuale precaria situazione politica. Giusto? Giusto.


Ovviamente, posso parlare solo per me.


Non mi ritengo assolutamente in grado di suggerire formule strategiche o tattiche atte a fare crescere l’”efficienza” della macchina del PD. Ho già espresso varie volte la convinzione che, anche se viviamo nel Paese dei 60 milioni di selezionatori della Nazionale di calcio, ritengo del tutto inadeguato un approccio semplicistico e dilettantesco a problematiche tecniche con cui i nostri rappresentanti si trovano a competere (seppure senza successo) da decenni.

Né, se le cose per noi stanno precipitando tanto rapidamente, possiamo addossare tutte le responsabilità all’astensionismo dei nostri elettori disamorati.

Si sono astenuti anche quelli della Destra berlusconiano/finiana, no?


MOLTO MENO gli elettori leghisti, però. Perché?. . . La paura del diverso, sia in tema di sicurezza (stupri e rapine sempre compiuti da maghrebini o rumeni, ci assicurano i redattori del TG1) sia in tema di mero conflitto economico (I NEGHER GHE PORTEN VIA EL LAOURAA A NÜM), tanto pubblicizzata negli ultimi decenni, molto ha contribuito a rafforzare le tendenze xenofobe dello zoccolo duro celodurista/celtico dei nostri cavernicoli del Nord, soprattutto dove ha trovato terreno particolarmente fertile (vedi il Sindaco e le “dolci” mammine di Adro).

Ritengo che nessuno di noi, comuni mortali della Sinistra o del Centrosinistra abbia titolo per pretendere di insegnare il loro mestiere a professionisti che operano da decenni nell´agone politico italiano. Se non riescono a venirne a capo loro (e potrebbero anche essere degli incapaci da sostituire al più presto) perché dovrebbe andare meglio a noi, improvvisandoci novelli demiurghi in un compito mai affrontato praticamente prima?

Tanto meno possiamo, da profani, entrare nel merito di come è o come andrebbe strutturato il PD a livello territoriale. Credo che, sicuramente vadano studiati, verificati e presi ad esempio i successi ottenuti in fatto di radicamento territoriale da parte dei Vadavialkü, degli Uroni, dei Mohicani delle vallate friulane… e dell'Italia dei Valori.

Senza trascurare i rilevanti successi riscossi dai Grillini in fase preelettorale o dalla grande Concita, De Gregorio a l´Aquila prima., in Emilia-Romagna poi e ora in Sardegna. Già a suo tempo buoni risultati in fatto di riequilibrio della perenne “Par Condicio all´italiana”, o alla berluskoniana, che dir si voglia, avevano sortito i viaggi in pullman lungo lo Stivale del tanto misconosciuto Romano Prodi.


Concita ci sta provando. FORSE “qualcuno” dovrebbe aiutarla. E qualcun altro imitarla. Tutti noi certo, ma anche qualcuno con i soldi, possibilmente.

L’Italia è grande e la campagna elettorale contro lo Scemo del villaggio deve, per forza di cose esssere permanente. Quello la sta facendo da sedici anni. Con i soldacci suoi. Ma anche con i nostri, sulla RAI e sulla cosiddetta stampa indipendente…


Per quanto riguarda le idee che potrei proporre io… Mi scuso di nuovo, ma tutto ciò che mi sentirei in grado di fare ora come ora è riepilogare quelli che secondo me/noi dovrebbero essere i capisaldi entro cui operare, come cittadini Italiani prima, e come eventuali elettori di un partito democratico-progressista poi.


1. Procedere ad eventuali riforme costituzionali condivise dalla totalità delle forze politiche, SOLO previa verifica dell´attuale assenza nel nostro ordinamento giuridico di norme in contrasto con la Carta Costituzionale in vigore. Norme che vanno contestualmente subito abrogate con efficacia retroattiva.

2. Ristabilire la LEGALITÀ nel nostro Paese e verificare per prima cosa l’attuale vigenza dell’Art. 3. della Costituzione sull’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, e successivamente procedere ovviamente a ristabilirla. Subito in galera corruttori e pedofili – immediato esproprio dei beni dei mafiosi e dei loro complici acclarati - immediata destinazione di Villa Certosa alla prima eventuale installazione di centrali nucleari di quarta generazione (o successive, nel caso la GRANDE OPERA non partisse almeno entro tre anni).

3. Procedere alla formalizzazione di atti e procedure (tra cui l’arresto immediato) nei confronti di chiunque abbia commesso i reati di ALTO TRADIMENTO e ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE. Per “chiunque intendendo”: dal Presidente della Repubblica, mai ritenuto irresponsabile per tali reati, fino all’ultimo cittadino della Repubblica medesima.

4. Procedere alla eliminazione di qualunque forma di conflitto di interessi coinvolgente le alte Istituzioni dello Stato, i Parlamentari, le cariche dell´Esecutivo e degli Enti locali, i Magistrati, i giornalisti dipendenti di Enti pubblici, i rappresentanti delle Forze dell´ordine e quant’altro. Di questo nodo cruciale della politica del nostro Paese non potrà occuparsi, diciamo, per un minimo di pudore, il mercato delle vacche italiano, pardon il Parlamento.

Non se ne può occupare la Magistratura (come sarebbe logico accadesse in qualsiasi Paese, per così dire, decente) grazie alla meritoria opera di delegittimazione della stessa, operata da qualcuno nei famigerati ultimi sedici anni di seconda e ultima repubblica (nelle sue intenzioni). Non è il caso di rivolgersi ai fatidici 3 SAGGI (abbiamo già visto in precedenza in quale presa per i fondelli si sia risolta la scelta dei medesimi).

La cosa migliore, sarebbe rivolgersi a un comitato dei più insigni giuristi italiani e internazionali… Ma non credo che sarà mai possibile fare questo… senza prima ricorrere alle armi, intendo.

Attendiamo con trepidazione il necessario golpe democratico.

5. Procedere senza esitazione all’abrogazione di tutte le leggi “ad personam” promulgate nel corso della vita della nostra Repubblica, atte a procurare illegittimo vantaggio ai loro ideatori o a tutte le autorità dello Stato poste gerarchicamente al di sopra di essi all’atto della promulgazione delle stesse.

In particolare si dovrà procedere ad una totale revisione delle leggi che negli ultimi 16 anni hanno prodotto modifiche più o meno sospette dell’istituto giuridico della prescrizione, ripristinando la situazione EX ANTE, con totale e immediata efficacia retroattiva.

6. Rimuovere dalle cariche istituzionali dello Stato tutti i PREGIUDICATI e temporaneamente, sino a sentenza passata in giudicato, gli imputati giudicati colpevoli in secondo grado di giudizio. Nonché  I LORO AVVOCATI.


Una volta che si fosse proceduto ad effettuare queste elementari, inderogabili misure di carattere, per così dire, igienico, di PULIZIA, nulla impedirebbe che noi si riprendesse a dialogare con i nostri stimati avversari politici delle Destra laica e liberale italiana, che mai abbiamo inteso discriminare.